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I trattamenti Reiki

Il Trattamento veloce o di emergenza

Il trattamento veloce

In situazioni di "emergenza", quando non c'è il tempo per eseguire un trattamento completo, si interviene con altre metodologie che consentono di dare Reiki in breve tempo, riportando la persona in una situazione di maggior equilibrio energetico. Naturalmente, quando la situazione comporta un immediato pericolo per la salute della persona che ci accingiamo a trattare, ricordiamoci che il trattamento Reiki non sostituisce mai alcun trattamento di primo soccorso che dovesse essere necessario, ma si aggiunge ad esso: usare Reiki soltanto dopo aver provveduto alle prime cure del caso, o mentre si stanno aspettando i soccorsi; durante l'intervento di personale medico e paramedico evitare di essere di intralcio. In situazioni di pericolo comportarsi con prudenza e buon senso, evitando di dover essere soccorsi a propria volta!

Trattamento veloce

Si esegue il trattamento veloce per l'appunto in situazioni di emergenza, o quando la persona ha bisogno di una "ricarica" immediata, ma non c'è il tempo per un trattamento completo. Si chiama "veloce" perché dura soltanto 10 o 12 minuti. Può essere usato anche su se stessi.
In ogni caso il trattamento veloce non sostituisce il trattamento completo.

La persona da trattare può essere sdraiata o seduta, ma se necessario può stare anche in piedi.

Eseguire, se necessario, la centratura sul cuore, quindi iniziare il trattamento "prendendo contatto" brevemente con la persona (sempre se possibile): portarsi dietro di essa e tenere le mani appoggiate sulle spalle, quindi iniziare il trattamento vero e proprio, chakra per chakra, dal settimo al primo, stando a lato della persona e mantenendo ciascuna posizione per circa un minuto. Se la persona è sconvolta, spaventata, in preda al panico, cercare di tranquillizarla parlandole durante il trattamento e fare ricorso a Sei-he-ki, tracciandolo o visualizzandolo su tutto il corpo: se possibile, è senz'altro ottima cosa integrare il trattamento Reiki con il rimedio d'emergenza dei Fiori di Bach (chiamato Rescue Remedy, o Five Flowers Formula, o First Aid Remedy, ecccetera, a seconda del produttore). Durante ogni posizione visualizzare i Simboli come se si materializzassero sotto le mani: utilizzare sistematicamente Cho-ku-rei; se la persona è sconvolta aggiungere Sei-he-ki, Rama per un immediato contatto con le energie della Terra e ogni altro simbolo ci venga suggerito dal nostro Sé e dalle nostre Guide.

Punti da trattare:

  1. Settimo chakra: mani parallele sulla fontanella (se possibile tracciare o visualizzare anche i Simboli).
  2. Sesto chakra: una mano sulla fronte e una sulla nuca.
  3. Quinto chakra: una mano sulla gola, subito sotto al pomo d'Adamo e una dietro, alla base del collo.
  4. Quarto chakra: una mano sullo sterno e una in corrispondenza sul dorso.
  5. Terzo chakra: una mano sulla "bocca dello stomaco" e una in corrispondenza sulla schiena.
  6. Secondo chakra: una mano subito sopra al pube e una sull'osso sacro.
  7. Primo chakra: tenere le mani all'altezza del "cavallo", una davanti e una dietro, oppure metterle a "V" in corrispondenza delle pieghe inquinali.

Trattamenti particolari.

Reiki può essere utilizzato velocemente (2-3 minuti o anche meno) direttamente su zone del corpo che ne abbiano necessità, come zone dolenti (dolori addominali, mal di denti, distorsioni e simili), zone contuse o ferite (in caso di sanguinamento indossare guanti di plastica o evitare il contatto diretto), semplicemente appoggiandovi sopra le mani e lasciando fluire Reiki. Lenisce il dolore, sulle ferite favorisce l'emostasi, riduce notevolmente i tempi di cicatrizzazione e diminuisce il rischio di infezioni; sulle fratture accelera la ricalcificazione ossea. Nel trattamento dei traumi fisici utilizzare Cho-ku-rei e Zonar (oltre ai Simboli che ci vengono suggeriti dalle nostre Guide).

Casi particolari da NON trattare:

Fratture: evitare di trattare fratture non ancora ridotte, perché Reiki potrebbe iniziare a saldare i tronconi ossei in posizioni anomale.

Ferite con amputazione totale o parziale di segmenti: trattare la ferita solo se si esclude ogni possibilità di reimpianto del segmento amputato (e generalmente una diagnosi del genere può essere fatta soltanto dal chirurgo), perché Reiki, accelerando la cicatrizzazione della ferita, può rendere più difficoltoso un successivo intervento di reimpianto.

Se possibile eseguire anche il trattamento veloce.

Ricorrere al trattamento completo durante la convalescenza, con cadenza quotidiana almeno per i primi tre o quattro giorni, dipendentemente dalle condizioni della persona. Se si tratta di una lesione circoscritta, si può limitare il trattamento alla sola zona offesa, sino ad avvenuta guarigione (in caso di frattura utilizzare in particolare Zonar. Ricordarsi di muoversi sempre con molta delicatezza sulle zone ferite, anche se c'è un'ingessatura, per evitare di procurare dolore.

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