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Il Reiki della tradizione occidentale

La leggenda di Mikao Usui e del Reiki.

Sono fiorite molte leggende su come Usui abbia scoperto l'Energia Reiki, quella che presentiamo più sotto è stata tramandata da Hawayo Takata ed è la più diffusa, anche se ogni tentativo di trovare riscontri obiettivi a quanto raccontato dalla Takata ha sempre dato esito negativo, al punto che in molti hanno cominciato a dubitare dell'esistenza stessa di Usui. Agli inizi degli anni '90 Frank Arjava Petter ha condotto in Giappone una ricerca approfondita che lo ha portato a trovare, fra le altre cose, l'Usui Memorial nel tempio Saihoji a Sunginami (Tokio), con una serie di iscrizioni che raccontano tutta la storia di Usui e del Reiki (si veda a tal proposito il volume "Lo spirito del Reiki" di W. Lübeck, F.A.Petter, W.L.Rand della Edizioni Mediterranee - Roma, 2003).
Successivamente altre persone sono andate alla ricerca delle vere origini del Reiki, introducendo in Occidente il Reiki della tradizione giapponese. In Italia il Reiki originale giapponese è stato portato da Chiara Grandi, secondo gli insegnamenti della scuola Komyo Reikido™. Per la vera storia di Usui e del Reiki si rimanda a questa pagina nella sezione dedicata al Komyo Reiki.

La leggenda

Il Dr. Usui era preside di un Seminario Cristiano a Kioto ed era un Ministro. Durante una discussione, alcuni suoi studenti, lo interrogarono sui metodi di guarigione usati da Gesù, il Cristo, ed egli ammise di non essere in grado di spiegare i miracoli a lui attribuiti.
La questione cominciò a occupare i suoi pensieri e, dopo aver preso il dottorato all'università di Chicago, incapace di trovare risposte negli scritti della cristianità, decise di studiare il Buddhismo, perché anche il Buddha aveva la capacità di guarire.
Fu ammesso in un monastero Zen, dove iniziò a studiare le scritture buddhiste. La sua ricerca durò sette anni, durante i quali imparò anche a leggere il sanscrito, poi finalmente tra i vecchi Sutra buddhisti, trovò alcune formule e simboli che sembravano rispondere alle sue domande.
Il Dr. Usui si recò sul Kurama, la montagna sacra, per digiunare e meditare. Il suo desiderio era di entrare in contatto con il livello di coscienza nel quale erano stati tracciati i simboli, per poterne verificare personalmente la veridicità. Non appena giunto alla montagna, dispose davanti a sé ventuno sassi per tenere conto del tempo, togliendone uno ogni giorno. Ma nei ventuno giorni non accadde nulla di insolito.
L'ultimo giorno, egli cominciò a vedere una luce intensissima, che si muoveva verso di lui a grande velocità, aumentando di grandezza. Lo colpì in mezzo alla fronte, dandogli la sensazione di alcune bolle di luce, contenenti i simboli, che si impressero, a fuoco, nella sua memoria.
Tornato al normale stato di coscienza, il Dr. Usui, si stupì di non provare stanchezza e fame. Pieno di energia, iniziò a scendere dalla montagna con tanta foga che sbattè violentemente un alluce contro un sasso. Pose le mani sul dito e, nel giro di pochi minuti, cessarono sia il dolore che il sanguinamento. Fu la prima guarigione.
Disceso dalla montagna si fermò in una locanda per mangiare qualcosa. Nonostante il lungo digiuno, consumò un pasto abbondante, senza il minimo malessere. Fu il secondo prodigio.
La nipote del locandiere soffriva per un forte mal di denti. Il Dr. Usui le pose la mano sul volto e il dolore cessò immediatamente. Fu un'altra guarigione.
Tornato al monastero, sperimentò ancora l'efficacia dei simboli con l'Abate, che soffriva di artrite. Decise poi di lasciare quel luogo e, per i successivi sette anni, aiutò la gente che viveva nei bassifondi di Kyoto.
Un giorno egli notò che si presentavano sempre le stesse facce, così capì che aveva guarito i loro corpi, ma non aveva insegnato loro ad apprezzare la vita, né un nuovo modo di vivere.
Lasciò allora i bassifondi per cercare persone che volessero imparare nuove cose e insegnò loro a guarire se stesse.
Sentendosi prossimo alla morte, egli passò i suoi insegnamenti a uno dei suoi collaboratori più stretti, il Dr. Chujiro Hayashi, il quale, rendendosi conto dell'importanza di documentare i risultati ottenuti, aprì a Tokio una clinica nella quale insegnare e praticare Reiki. Fu proprio qui che giunse, dalle Hawaii, Hawayo Takata. La donna soffriva di numerose e gravissime malattie e avrebbe dovuto subire un intervento chirurgico ma, dopo pochi mesi di trattamenti Reiki, tornò in perfetta salute. Hawayo Takata restò a studiare con il Dr. Hayashi un anno, quindi tornò nelle Hawaii. Nel 1938 fu iniziata Master dal Dr. Hayashi e gli succedette dopo la sua morte, nel 1941.

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